lunedì 21 giugno 2010

Il giardino delle capinere

Sabato sono andata con la topastra al Giardino delle capinere (http://www.lipuferrara.it/) perchè mi piace farle vedere dal vivo le bestie che vediamo sui libri (e perchè se fosse per il padre staremmo tutto il giorno in casa a guardare la tv).
Spesso non le piacciono, la spaventano o non la interessano. Oppure si appassiona a tutt'altro, tipo i sassi per terra o le foglie secche, ma almeno vediamo qualcosa di diverso dalla scenografia casalinga.

Per esempio, siamo state allo zoo del circo, sempre da sole, e dopo aver visto zebre, leoni, tigri, scimmie ed altri animali strani non identificati, alla fine del percorso c'era un elefante libero, un aquila (o un falco?) e dei cani in lontananza.
Per i cani si è subito esaltata, li indicava dicendo "Bu bu bu!", l'elefante non l'ha considerato neanche di striscio, mentre l'aquila era la sua preferita, e voleva sempre tornare a rivederla.

Comunque, torniamo al giardino delle capinere.
Com'è ovvio siamo partite da casa in super-ritardo, cioè alle 11.15 e sapevo che chiudeva alle 12.00. Pensavo "magari ci facciamo una mezz'oretta di giretto".
Invece, all'arrivo, dopo aver parcheggiato lì davanti nei posti riservati alla Lipu - altrimenti col cavolo che arrivavamo in tempo - ci passegginiamo ed entriamo.
Scopriamo con sollievo che il posto chiude alle 12.30 e con disappunto che non si possono fare passeggiate da soli, ma occorre aggregarsi ad una visita con guida, che si svolge ogni mezz'ora.
Veniamo inserite nella visita già iniziata.

Cominciamo vedendo una grande voliera di nonmiricordocosa, attraverso una finestra di vetro che dall'altra parte (quella degli uccelli) è a specchio, ci spiega la guida, per cui non vedendoci non dovremmo disturbarli.
Così imbraccio la topolona e la affaccio al vetro per mostrarle i volatili. Lei si produce in varie attività, quali indicare gli uccelli, rompersi e indicare altrove, pesarmi, fare qualche verso agli uccelli, fare qualche verso a caso.
La guida ci spiega che le finestre sono costruite con una rientranza sotto nella voliera, in modo da permettere anche ad utenti con carrozzella (o passeggino! puntualizzo io) di accedere alla visita.

Dopodichè andiamo davanti ad un grande stagno con anatre e simili, nascosto dietro ad un grande pannello di legno pieno di finestrelle con la porticina, così provo a mettere la bimba davanti a diverse finestre e lei si affaccia con curiosità e indica gli uccelli che vede, sono contenta!
Quando, all'improvviso
- orrore! - un ragazzo che seguiva la visita, facendomi spazio mi dice qualcosa tipo "Prego signora, venga avanti".
Cazzo. Ehh???? Mamma mia no, ma nonostante il jeans e le tennis ggiovani e tutto mi chiamano signora? Mi danno del lei?? Aiuuto! Ma è perchè ho la topastra al seguito? O sembro proprio vecchia di mio?? Maronna mia noo!


Abbuò, poi si va ad uno stagno con due fenicotteri, e la guida ci racconta che entrambi hanno ricevuto degli spari, e che anche se sono liberi di andarsene non se ne vanno perchè stanno bene lì.


La visita continua ad un'altra voliera, dove stavolta, credo di non sbagliare, ci sono dei falchi, tanti, almeno cinque, e molto attivi. Svolazzano, si muovono, e la topastra è contenta, per i primi due minuti, poi si rompe di nuovo e la passeggino.

Dopo andiamo all'interno del centro, e la guida ci mostra e spiega varie cose interessanti, per me, non per la bimba, tipo che i rondoni stanno sempre in volo, quali tipi di picchio ci sono in zona e cosa fanno di diverso, vediamo dei nidi veri di picchio, di pendolino, le uova di struzzo, ecc. lasciamo l'offerta libera e poi la guida ci porta a me e alla topastra a vedere le due voliere che ci eravamo perse all'inizio del giro.

Qui c'è un gufo, che piccolo rispetto a come me lo immaginavo!, e una civetta, e alla topona piacciono molto.
La guida ci racconta che gli animali di solito vengono portati al centro perchè ritrovati feriti, per cui spesso non riacquistano la possibilità di tornare a vivere liberi, e quindi si cerca di unire la cura di questi uccelli all'educazione ambientale recando meno disturbo possibile agli animali.
Nel frattempo le 12.30 sono passate e giustamente gli addetti si affrettano verso l'uscita.
Tutti escono in bici, vedendo me che armeggio col passeggino nel loro parcheggio riservato..... le solite figure da mamma, ma a noi chi ci pensa??

A casa ci mettiamo ad attaccare le cartoline degli uccelli (del 1987) che ci hanno regalato al giardino, ed ecco scoperto un nuovo gioco: lo scotch!
Bene, la visita mi è piaciuta molto, anche se è stata diversa da come me l'ero immaginata, mi figuravo sentieri in mezzo a grandi voliere piene di uccelli e grandi alberi con uccelli svolazzanti da indicare alla topolona, un posto dove andare a passeggiare ogniqualvolta mi tirasse l'uccelletto appunto, ma anche così direi che abbiamo gradito molto!

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