venerdì 26 novembre 2010

Cinque minuti di televisione

Possono bastare.
Metto su Canale 5 (mea culpa) e la voce (femminile, sic) che commenta le previsioni del tempo del TG5 recita "...rimarrà ancora un po' bruttino su Emilia Romagna e Triveneto"... bah, che eloquio professionale, penso.
Non compare nemmeno il nome della meteorologa. Dopo indagini scopro che si tratta di una meteorina, che dire?

E poi arriva la pubblicità.
Diciamo che la guerra fra fasce deboli donne vs bambini si concluderà 1 a 2.


Primo gol, spot della scopa elettrica Colombina De Longhi, di inequivocabile potenza, in cui lei la impugna e il partner e i figli si legano la cintura di sicurezza al divano per non essere aspirati dall'apparecchio... perchè non la impugna lui, anzichè starsene seduto lì sul divano a fare il babbeo?
Uh, ma allora non sono sola a pensarla così!







Pareggio raggiunto con i nuovi giochi per la prima infanzia Clementoni, marchio che prima ingenua apprezzavo, ma ora, anche dopo questo, mi tocca ricredermi...
Succede che l'allegro bimbetto è felice e beato grazie all'intrattenimento offerto dagli attraenti apparati tecnologici interattivi.
Niente di terribile. Però mi ha scatenato una reazione di tristezza e rabbia del tipo: povero bimbo costretto a farsi le seghe mentali con un gioco di plastica, e gioire e fare urletti e sentirsi realizzato tramite un oggetto che inibisce la sua fantasia, che pensa a tutto lui, dice i numeri e ha altre mirabolanti caratteristiche.
Basterebbe giocarci con il bimbo, (imprecazione censurata)! Giocaci un po', un'ora al giorno, di più, di meno, non lo so, fai tu, ma quant'è più bello e costruttivo e sensato rapportarsi con un altro essere umano per imparare le parole, ridere insieme, cantare, ballare.
Per spegnersi davanti ad una playstation c'è tempo, (altra imprecazione).
Qui so che sto esagerando, che un po' ogni tanto è comodo far giocare il bimbo da solo per sbrigare qualche faccenda più velocemente, ma mi urta l'idea di gioco già tutto pronto e confezionato e solitario che mi ha trasmesso quello spot. Che ci posso fare?

Al novantesimo (no, in realtà molto prima) viene segnato il gol della vittoria!
Suona il campanello. Lui si alza dal divano, chi è? Una palla di polvere, lui torna dentro e dice a lei qualcosa del genere "è per te!".
No comment.
Se io fossi un uomo mi incazzerei, perchè mi fanno vedere così incapace?

Tutto ciò può comparire anche sulla Rai, credo.
No, perchè l'altro giorno hanno suonato alla porta e mi hanno presa in castagna.
"Lei è nome cognome? Ho una comunicazione personale da consegnarle."
"Eccomi, buongiorno."
"Questo è il bollettino dell'abbonamento Rai da pagare che copre il periodo da adesso fino a fine anno."
Rientrando in casa con questo coso in mano, un sospiro: stavolta me l'hanno fatta. Dopo anni di onorata evasione. Peccato.

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