sabato 27 novembre 2010

Cerco casa luminosa

Siccome io son scassapanetti, e sto cercando di cambiare casa - perchè il tanto agognato cocopro è apparso all'orizzonte - mi sono messa in testa di studiare come arrivano i raggi solari all'interno degli appartamenti che sto andando a vedere.
Non è una semplice questione di "il sole sorge a est e tramonta a ovest e se ne sta per tutto il giorno a sud".
Così, mi ritengo soddisfatta per aver trovato il grafico polare delle direzioni del sole nelle diverse ore del giorno a seconda delle stagioni!
Per esempio, qui basta cercare la località di interesse e fa tutto lui.
Poi ci schiaffo sopra la pianta della casa orientata bene e oplà, la sega mentale ha il suo degno epilogo.

E' ovvio che controllo anche sulla mia mappa personalizzata di Google Maps la distanza dei parchi giochi per bambini.

venerdì 26 novembre 2010

Cinque minuti di televisione

Possono bastare.
Metto su Canale 5 (mea culpa) e la voce (femminile, sic) che commenta le previsioni del tempo del TG5 recita "...rimarrà ancora un po' bruttino su Emilia Romagna e Triveneto"... bah, che eloquio professionale, penso.
Non compare nemmeno il nome della meteorologa. Dopo indagini scopro che si tratta di una meteorina, che dire?

E poi arriva la pubblicità.
Diciamo che la guerra fra fasce deboli donne vs bambini si concluderà 1 a 2.


Primo gol, spot della scopa elettrica Colombina De Longhi, di inequivocabile potenza, in cui lei la impugna e il partner e i figli si legano la cintura di sicurezza al divano per non essere aspirati dall'apparecchio... perchè non la impugna lui, anzichè starsene seduto lì sul divano a fare il babbeo?
Uh, ma allora non sono sola a pensarla così!







Pareggio raggiunto con i nuovi giochi per la prima infanzia Clementoni, marchio che prima ingenua apprezzavo, ma ora, anche dopo questo, mi tocca ricredermi...
Succede che l'allegro bimbetto è felice e beato grazie all'intrattenimento offerto dagli attraenti apparati tecnologici interattivi.
Niente di terribile. Però mi ha scatenato una reazione di tristezza e rabbia del tipo: povero bimbo costretto a farsi le seghe mentali con un gioco di plastica, e gioire e fare urletti e sentirsi realizzato tramite un oggetto che inibisce la sua fantasia, che pensa a tutto lui, dice i numeri e ha altre mirabolanti caratteristiche.
Basterebbe giocarci con il bimbo, (imprecazione censurata)! Giocaci un po', un'ora al giorno, di più, di meno, non lo so, fai tu, ma quant'è più bello e costruttivo e sensato rapportarsi con un altro essere umano per imparare le parole, ridere insieme, cantare, ballare.
Per spegnersi davanti ad una playstation c'è tempo, (altra imprecazione).
Qui so che sto esagerando, che un po' ogni tanto è comodo far giocare il bimbo da solo per sbrigare qualche faccenda più velocemente, ma mi urta l'idea di gioco già tutto pronto e confezionato e solitario che mi ha trasmesso quello spot. Che ci posso fare?

Al novantesimo (no, in realtà molto prima) viene segnato il gol della vittoria!
Suona il campanello. Lui si alza dal divano, chi è? Una palla di polvere, lui torna dentro e dice a lei qualcosa del genere "è per te!".
No comment.
Se io fossi un uomo mi incazzerei, perchè mi fanno vedere così incapace?

Tutto ciò può comparire anche sulla Rai, credo.
No, perchè l'altro giorno hanno suonato alla porta e mi hanno presa in castagna.
"Lei è nome cognome? Ho una comunicazione personale da consegnarle."
"Eccomi, buongiorno."
"Questo è il bollettino dell'abbonamento Rai da pagare che copre il periodo da adesso fino a fine anno."
Rientrando in casa con questo coso in mano, un sospiro: stavolta me l'hanno fatta. Dopo anni di onorata evasione. Peccato.

venerdì 29 ottobre 2010

Sono femminista

Questi spot della Tim mi hanno sempre dato un certo fastidio.
I due sono vestiti da poliziotti.
Lui è un attore comico, 59 anni, indossa camicia e pantaloni al ginocchio, fa il mattacchione.
Lei è una showgirl, 26 anni, indossa camicia aperta sul seno, shorts, fa l'oca giuliva.
Perchè diavolo una donna poliziotta si dovrebbe vestire così?
Cosa penserebbe lui se lei fosse sua figlia, plausibile vista la differenza di età?
Perchè, oltre ai quintali di carne da macello che ci sorbiamo tutti i giorni fra veline, letterine e quant'altro, bisogna scosciare anche donne che interpretano un ruolo teoricamente non sessuale?
Perchè non ci mettiamo una donna comica con un figaccione cretino mezzo nudo che ride a caso?
Perchè non mercifichiamo anche i maschi?

Se fa sentire a disagio me, figuriamoci a mia figlia fra qualche anno.
Che le dico? Che in Italia la donna non vale e non conta un cazzo?
Che si spogli anche lei?

giovedì 28 ottobre 2010

O forse m'ammazzano?

Soldi, amore e morte i temi principali della giornata odierna.

Primo, presumibilmente ho la gardnerella (infezione vaginale che provoca secrezioni abbondanti e puzzose e nessun prurito) - son belle cose - nonostante oltre nove mesi di astinenza, per cui st
amattina sono uscita per sottopormi all'esame del tampone.
Come d'abitudine, ho prenotato in più strutture, così da essere sicura di avere delle alternative nel caso in cui, per qualche motivo improvviso, avessi dovuto rinunciare all'esame.

Co
me sempre anche questo, i primi posti disponibili non sono nella mia città, ma li trovo in una clinica privata convenzionata fuori regione, seppur più veloce da raggiungere dell'ambulatorio cittadino.
Per cui, stamattina mi paleso lì, passo per lo sportello dell'accettazione e sul foglio che mi danno leggo che l'esame costa 36 euro... eh?
Così bel bella me ne esco fuori e me ne torno a casa, poichè lo stesso esame fra una settimana nella mia città costa 2.60 euro.

Bah, un'altra settimana di puzza di pesce.

Secondo tema, da splittare in due parti, ovvero l'amore attivo e quello passivo.
Mi presento con una scusa idiota nel negozio dove pochi giorni fa ho incontrato un
commesso che non riesco a dimenticare. Lui era impegnato con un altro cliente. Io accusavo tachicardia e non lo guardavo per imbarazzo.
Bene, espongo il compitino
che mi ero preparata all'altro addetto e tutto finisce lì.
Cavolo, cos'altro mi dovrò inventare?
Dopo aver preso la tata dal nido, andiamo a fare un giro e le canto a squarciagola i motivetti che le piacciono, fra gli sguardi inespressivi altrui.
Ed è a questo punto che un tizio di mezza età mi affianca e mi fa i complimenti per come mi prodigo a intrattenere la bimba!
Continuiamo a camminare nella stessa direzione e scopro che lui fa il cuoco, che è siciliano e che... mi chiede il numero di telefono. Baaah!

Amo e sono amato. Ahimè, non si tratta della stessa persona. [J.-A. principe di Polignac]

Infine, torno a casa. La vicina mi ferma per dirmi che due notti fa sono venuti i ladri nel capannone dell'attività di suo padre, qui nel nostro giardino.
Racconta come sono entrati da una finestrella in alto nel capannone, descrive quanto sia stretta, forse ha detto che hanno tagliato le sbarre o sventrato il muro, ma io mi ero già persa nei miei trip e non ascoltavo con attenzione, dice che non hanno sottratto niente di importante, che in questi giorni stanno facendo furti in tutta la zona, che sono zingari, che una volta sono entrati in casa dei suoi (quella dove ora sto io!) addormentandoli, spruzzando un sonnifero dentro le finestre aperte d'estate e poi hanno scassinato la porta... tornando a due sere fa, ad un certo punto i suoi cani si sono accorti e hanno preso ad abbaiare e loro sono scappati, ma non sa se torneranno per entrare anche negli appartamenti.
Purtroppo la situazione è falsata dal fatto che la sua famiglia ci odia per aver acquistato all'asta il loro appartamento, e non si sono risparmiati in gesti intimidatori per ricordarcelo.
Più esplicitamente: il nemico potrebbe essere più vicino di quanto appaia. O anche, il punto più in ombra è sempre sotto la lampada.
A freddo mi chiedo: ma che scala avevano per arrivare in quella finestrella? e una volta dentro come si sono caricati su il bottino? ma perchè si sono sbattuti a svellere la finestra se poi non hanno preso chissà che? ma il sonnifero gassoso come ha fatto a saturarsi e funzionare con le finestre aperte?
Le mie scarse doti investigative soccombono contro la mia fervida attitudine ad angosciarmi.
Qui è aperta campagna, ci siamo solo noi e loro.
Entreranno in casa stanotte con me e la bimba? E domani con me sola? Ed io come caspita faccio a dormire?

PS: cercavo un'immagine per il post, ho scritto soldi amore morte su google immagini e chi mi spunta per primo? Il faccione berluscone!!!

mercoledì 20 ottobre 2010

La mia amica mi preoccupa

Umph... che fare? Niente, ho già fatto abbastanza, forse troppo.
Il suo bimbo è nato da un mese. Lei mi ha già detto che lui - il padre - quando è nato ha iniziato la preparazione per il calcio, cioè per tre settimane è andato ad allenamento tutte le sere, poi gli allenamenti sono calati a due più la partita del weekend.
Le ho sussurrato che questo mi riportava alla mente la terribile condizione di abbandono che provai io all'epoca, ma che nel mio caso era appesantita da questo e quell'altro bla bla bla e che probabilmente a loro andrà bene eccetera.
Ma le ho detto di stare attenta a non impazzire e a non perdere se stessa.
Lo spero con tutto il cuore.
Anche se mi sono sentita impicciona e catastrofista, mi ha comunque sollevato l'averle comunicato questi scenari eventuali.
Però mi ha ucciso la sua risposta, dice che "gli uomini sono così" e "a certe cose non ci arrivano".
Capito? La rassegnazione. Quindi è normale così. Ed io sono una povera pazza visionaria ad andare predicando che il menefreghismo non va bene and so on.
Mi esplode la testa, ho il voltastomaco, non è possibile che la società...

venerdì 24 settembre 2010

Mi guardo intorno

Sì, nel piccolo del mio salotto.
Quando la bimba è dal papà e io resto sola, anzichè bearmi della possibilità di riposarmi, salvo rari svaghi, resto intrappolata nei pensieri tristi.
Questo conferma che lo scopo della vita è condividerla con altre persone. Come penso che dirò alla piccola quando me lo chiederà, e che però non pratico come esempio, per cui saranno parole vuote.


Sono in salotto, forse ho la febbre, qui in casa c'è sempre freddo, anche d'estate.
Oltre ad essere vestita con strati di tute e altri indumenti erotizzanti, ho avvolta in vita una copertina di pile.

Capelli urendi, senza trucco.

Cosa vedo intorno?
La tv era accesa fino a poco fa, mi sono concessa un film ambientato nella bassa veneta, addirittura mi pare ci fosse Natalino Balasso.
Mi riconosco negli stati d'animo che evocano i luoghi in cui è ambientato, pianura nebbiosa, solitudine, gente con cui non si può comunicare.

Sopra alla tv, la mucca porta-gelato, portata a casa dal papà, per un periodo gioia della bimba, ma lui non voleva che gliela facessi toccare, e vorrei scrivere anche con quale motivazione, ma non mi ricordo cosa potesse essersi inventato.
Beh io a volte gliela davo e lei era contenta di provare ad aprirla e chiuderla, e di sentire che le dicevo che era brava quando ci riusciva.
Dopo poco il suo interesse volgeva ad altro, mentre io penso che se le avessi proibito la mucca, le sarebbe rimasto il cruccio di maneggiarla.

La tv è retta da una scrivania angolare, che ho acquistato sul web per poterci mettere sotto quel mostro del Big Power, discutibile accessorio per le pulizie a cui è affezionata la famiglia di lui.
Non volevo averlo in mezzo ai piedi e che rubasse spazio, ma lui non si decideva a sistemarlo in alcun modo, per cui ho agito io. Gli ho pure chiesto tante volte di andare a vedere insieme un mercatino dell'usato per vedere se trovavamo un mobile adatto, ma niente.
Ora sopra e sotto ci sono (alcuni) giocattoli della bimba, regalati, prestati, nuovi e usati.

Sposto lo sguardo in senso antiorario.
Un quadro di Magritte che mi è stato regalato dagli amici per uno dei miei ultimi compleanni.
Al ristorante dove festeggiavamo, al momento di darmi il regalo, non succedeva nulla. Poi lui mi ha detto che la cornice non era ancora pronta e avevano pensato di regalarmi come "anticipo" la foto del quadro, ma alla fine non se ne era fatto nulla.
Dalla parete pende la lampadina. Lui non ha mai applicato i faretti che avevamo scelto insieme e che gli chiedevo spesso di mettere.
Adesso sono ancora lì imballati, nascosti dietro al divano.

Sotto al quadro, la penisola del divano, staccata dal resto. Sopra, alcuni giochi della tata, fra i quali la casetta. Ci sono i personaggi di una "tipica" famiglia, la mamma, il papà, il bambino, il nonno, ecc.

A fianco c'è il camino.
Un paio di volte l'ha acceso, operazione che gli assorbiva tempo e attenzione, e non gli permetteva di dedicarsi a noi.
Successivamente, io l'ho chiuso con una zanzariera, per vedere se magari smettessimo di avere una-due cimici al giorno in casa, pur a finestre chiuse. Ha funzionato.
Purtroppo in casa si aggiungono altre bestiacce, tipo le scutigere, mie eterne nemiche, e delle formiche giganti, davvero! (che schifo, ho appena googlato... si chiamano Camponotus...)
Sul camino ci sono due foto incorniciate che volevo appendere qui in casa, una con me e la bimba in vacanza e l'altra col papà, sempre in vacanza. Lui diceva che queste cornici erano delle spese inutili.
C'è anche una foto della tata fatta al nido in periodo natalizio, con le corna da alce e lei serissima... tenera!

Procedendo, c'è appeso un quadro che una tizia con cui lui andava a letto gli ha regalato per un suo compleanno nel periodo in cui non stavamo insieme.
Sotto, appoggiato, un poster che gli ho regalato io per il suo compleanno dell'anno scorso, per l'acquisto del quale si è incavolato perchè faccio spese inutili.
E' incorniciato a giorno. Il vetro l'ho comprato io ed ho tagliato il poster a filo, ma non l'ha mai appeso o proposto dove appenderlo.


Ecco il divano, occupato per un terzo da giochi della bimba.
Di seguito, la libreria gigante.
In alcuni scaffali, ci sono ancora suoi libri e oggetti, dopo sei mesi che l'ho lasciato e dopo due che ha cambiato casa.
Sulla scrivania, che lui ha sempre denigrato con tutti perchè troppo grande, ma che io ho insistito per portare perchè era di mio padre, per cui gratuita, oltre che bella, c'è un casino micidiale di cose mie... più in angolino alcune cose sue, accendino, portaocchiali, punta per cacciavite?...

E di là, il corridoio, con appeso il buffo orologio double-face che ho costruito con due foto della bimba, una vista dal davanti, e nell'altra stanza, in corrispondenza, l'altra vista dal retro nella medesima circostanza in un altro orologio!

Beh si vede pure il candeliere a parete a forma di spirale che mi sono fatta regalare da mia madre, anche questo da lui sempre apertamente sbeffeggiato.
Ma alla fine che cazzo ti piaceva di me?

Sono qui seduta a scrivere, con la mia coperta sulle gambe, il raffreddore e mi sento inconcludente.
Mi fanno male le braccia se le stendo, dal tanto che sono immobile.
Stasera sono sola, dovevo studiare per il concorso, sono ancora disoccupata, che irresponsabile.
Non mi interessa più di te. Mi interessa colmare quello che mi hai tolto, l'entusiasmo per la vita, la voglia di sognare. Mammazzo.

Niente di grave, tornerò di nuovo a solcare queste strade piene di merda e di gioia, che non son cose poi così diverse.

domenica 25 luglio 2010

Mani in alto!

Questa è una sudo-rapina!
Accadde in quel di Bologna, una mattina di pochi mesi fa, che la sottoscritta, funestata dall'annoso problema estetico delle occhiaie (allora, si tratta di cerchi blu intorno agli occhi, e non di salsicciotti gonfi sotto agli occhi, che sono le borse), si recò ad una visita gratuita presso il centro Dermo Medical, trovato su internet e che addirittura in home page recita così:

Correttivi per la cura del viso, come la semplice maschera per la pulizia del viso e il peeling del viso, il lifting facciale, la blefaroplastica (occhiaie e borse sotto gli occhi, palpebre e affini)...

Wow viene da dire.
Anche se, essendo la prima visita gratuita, potrebbe venire da pensare che sia uno specchietto per le allodole per fare pubblicità... ma va beh, tant'è che non essendoci niente da perdere, prendo appuntamento e vado a vedere.

Arrivato il mio turno, la segretaria mi affida alla Dott.ssa Sita, una ragazza giovane e bionda dalla pelle di porcellana.
Questa comincia a farmi domande sul mio problema e in sostanza mi spiega che non c'è un modo per risolverlo, ma che al limite si potrebbe provare una crema (Cernor, già provata mille anni fa senza alcun risultato), che a suo dire è l'unica che potrebbe migliorare la situazione.
A questo scopo, poichè non ricorda subito il nome della crema, telefona davanti a me ad una collega per chiederglielo e poi mi propone un appuntamento con il Dott. Nonmiricordo, "luminare a Bologna" che mi dovrebbe "prescrivere" la crema (che non è un farmaco e chiunque può acquistare da solo) e valutare l'eventualità di trattamenti mirati per le occhiaie, "che se non li conosce lui, stà sicura che non esistono" è il senso di quello che mi dice.

Ok, dopo un sospiro interiore per l'ennesimo giro a vuoto (eh ho tentato varie consulenze, ne parlerò!), la Dott.ssa continua a parlare, mi vuole vedere la pelle del viso con la lampada, mi spiega che con un ciclo di trattamenti potrei migliorare lo stato della mia pelle, mi fa dei preventivi a seconda del numero di rate che voglio pagare... ehi ehi ragazza, ma chi ti ha chiesto niente??

Bah, mentre mi convinco sempre di più che la visita gratuita serva per rifilare costosi trattamenti ai poveri sventurati che ci incappano, mi sorbisco pure la spiegazione di come si formano i brufoli, con tanto di poster illustrativo e la Dott.ssa che gesticola imitando il sebo che vorrebbe uscire dal poro ma non ci riesce.

In tutto questo, ad un certo punto, la Dott.ssa fa riferimento alle ghiandole "sudorapine", con l'accento sulla "i"... ed io penso "ma che è?", è vero, non sono un medico, ma mi pareva si chiamassero "sudoripare"... mah, avrò sentito male.
La spiegazione procede e le ghiandole "sudorapine" fanno di nuovo capolino nel discorso... un po' perplessa penso "ancora, ma che è una rapina? boh, magari mi sbaglio ed è un modo alternativo per chiamarle oppure sono proprio delle ghiandole diverse... a casa mi fiondo su internet e vedo".
Ecco, appurato che non esiste nulla del genere, mi chiedo: ma la Dott.ssa Sita in che cosa è laureata?
No, perchè sono laureata anch'io e se facessero fare quel lavoro a me non sarei più disoccupata e ci farei pure più bella figura!

domenica 4 luglio 2010

Colloquio di lavoro

Sabato ho fatto di meglio di questo:
http://machedavvero.blogspot.com/2010/02/gli-stickers-si-chiamano-cosi-per-una.html

Naturalmente non per vantarmene qui sul blog o con gli amici...
E' andata così. Ho partecipato ad un casting per una tv locale. Avevo una gonna di jeans bleached, molto chiara quasi bianca... eccetto per quelle macchie bordeaux sul didietro che mi sono accorta di avere una volta arrivata a casa.
Dooh!
Beh perlomeno sarò stata memorabile.

sabato 26 giugno 2010

Buongiorno

Davvero.
Dopo 5 ore e 45 di sonno (mio) la topastra si sveglia catarrosa, la Vfc non si azzarda nemmeno ad alzarsi, così tento il riaddormentamento, e dopo mezz'ora funziona.
Ma io ero ormai sveglia, per cui me ne sto a letto a fantasticare.

Più tardi la topa si risveglia, e ovviamente mi alzo io.
La cambio, e mentre vado a prenderle i vestiti, si alza lui, la mette a tavola - senza bavaglino - e incomincia a darle la colazione.
Gli dico "e i biscotti?".
Si alza, risponde "fai tu" ed esce a fumare.

Si prepara per andare a fare la spesa. Saluta la bimba... io "ma non avevi detto che la portavi con te?", e lui "no, non voglio che mia figlia frequenti i centri commerciali, avrai capito male".

Eccheccacchio.
Vabbè, e buongiorno sia.

giovedì 24 giugno 2010

Una gita in lavatrice

Ma come diavolo fate ad essere mamme e blogger?
Io mi sono cimentata solo adesso, ma avrei voluto farlo da alcuni mesi.... forse è perchè non ho nessuno che mi tiene la topastra?

Per esempio, è da lunedì che sono a casa da sola con la topona, con la macchina dal meccanico e abitiamo a ca' Giuda, per cui le giornate cominciano con la Vfc (Voce fuori campo, l'ex) che si sveglia non accennando nemmeno al tentativo di fare poco rumore per non svegliarci, trascorrono fra giochi, lavori di casa camuffati da giochi, passeggiate nei campi, pisolini che sembra che arrivino e invece all'improvviso scompaiono, e io rimango lì spalmata sul letto con le mie solite occhiaie a guardare la topa che si dimena impazzita, poi finalmente si addormenta e provo a mandare qualche cv a caso, e così via fino a ora di cena.

La Vfc non prepara nè imbocca il pasto alla topastra, io periodicamente gli chiedo se ha trovato casa e lui si imbufalisce, uno dei due lava i piatti, stende i panni - perchè la sera l'Enel costa meno - cambia la topona e la addormenta, impresa titanica della durata media di un'ora.

In tutto questo, la topona è fenomenale, mi stupisce in continuazione, è curiosa, saggia, tenera, energica, ironica, studiosa, e oggi, mentre lavavo i piatti, ha preso a portare i suoi giochini dentro alla lavatrice, tutta contenta e fiera di avergli organizzato questa gita!
Anche a me ci vorrebbe ogni tanto una bella gita in lavatrice!

lunedì 21 giugno 2010

Il giardino delle capinere

Sabato sono andata con la topastra al Giardino delle capinere (http://www.lipuferrara.it/) perchè mi piace farle vedere dal vivo le bestie che vediamo sui libri (e perchè se fosse per il padre staremmo tutto il giorno in casa a guardare la tv).
Spesso non le piacciono, la spaventano o non la interessano. Oppure si appassiona a tutt'altro, tipo i sassi per terra o le foglie secche, ma almeno vediamo qualcosa di diverso dalla scenografia casalinga.

Per esempio, siamo state allo zoo del circo, sempre da sole, e dopo aver visto zebre, leoni, tigri, scimmie ed altri animali strani non identificati, alla fine del percorso c'era un elefante libero, un aquila (o un falco?) e dei cani in lontananza.
Per i cani si è subito esaltata, li indicava dicendo "Bu bu bu!", l'elefante non l'ha considerato neanche di striscio, mentre l'aquila era la sua preferita, e voleva sempre tornare a rivederla.

Comunque, torniamo al giardino delle capinere.
Com'è ovvio siamo partite da casa in super-ritardo, cioè alle 11.15 e sapevo che chiudeva alle 12.00. Pensavo "magari ci facciamo una mezz'oretta di giretto".
Invece, all'arrivo, dopo aver parcheggiato lì davanti nei posti riservati alla Lipu - altrimenti col cavolo che arrivavamo in tempo - ci passegginiamo ed entriamo.
Scopriamo con sollievo che il posto chiude alle 12.30 e con disappunto che non si possono fare passeggiate da soli, ma occorre aggregarsi ad una visita con guida, che si svolge ogni mezz'ora.
Veniamo inserite nella visita già iniziata.

Cominciamo vedendo una grande voliera di nonmiricordocosa, attraverso una finestra di vetro che dall'altra parte (quella degli uccelli) è a specchio, ci spiega la guida, per cui non vedendoci non dovremmo disturbarli.
Così imbraccio la topolona e la affaccio al vetro per mostrarle i volatili. Lei si produce in varie attività, quali indicare gli uccelli, rompersi e indicare altrove, pesarmi, fare qualche verso agli uccelli, fare qualche verso a caso.
La guida ci spiega che le finestre sono costruite con una rientranza sotto nella voliera, in modo da permettere anche ad utenti con carrozzella (o passeggino! puntualizzo io) di accedere alla visita.

Dopodichè andiamo davanti ad un grande stagno con anatre e simili, nascosto dietro ad un grande pannello di legno pieno di finestrelle con la porticina, così provo a mettere la bimba davanti a diverse finestre e lei si affaccia con curiosità e indica gli uccelli che vede, sono contenta!
Quando, all'improvviso
- orrore! - un ragazzo che seguiva la visita, facendomi spazio mi dice qualcosa tipo "Prego signora, venga avanti".
Cazzo. Ehh???? Mamma mia no, ma nonostante il jeans e le tennis ggiovani e tutto mi chiamano signora? Mi danno del lei?? Aiuuto! Ma è perchè ho la topastra al seguito? O sembro proprio vecchia di mio?? Maronna mia noo!


Abbuò, poi si va ad uno stagno con due fenicotteri, e la guida ci racconta che entrambi hanno ricevuto degli spari, e che anche se sono liberi di andarsene non se ne vanno perchè stanno bene lì.


La visita continua ad un'altra voliera, dove stavolta, credo di non sbagliare, ci sono dei falchi, tanti, almeno cinque, e molto attivi. Svolazzano, si muovono, e la topastra è contenta, per i primi due minuti, poi si rompe di nuovo e la passeggino.

Dopo andiamo all'interno del centro, e la guida ci mostra e spiega varie cose interessanti, per me, non per la bimba, tipo che i rondoni stanno sempre in volo, quali tipi di picchio ci sono in zona e cosa fanno di diverso, vediamo dei nidi veri di picchio, di pendolino, le uova di struzzo, ecc. lasciamo l'offerta libera e poi la guida ci porta a me e alla topastra a vedere le due voliere che ci eravamo perse all'inizio del giro.

Qui c'è un gufo, che piccolo rispetto a come me lo immaginavo!, e una civetta, e alla topona piacciono molto.
La guida ci racconta che gli animali di solito vengono portati al centro perchè ritrovati feriti, per cui spesso non riacquistano la possibilità di tornare a vivere liberi, e quindi si cerca di unire la cura di questi uccelli all'educazione ambientale recando meno disturbo possibile agli animali.
Nel frattempo le 12.30 sono passate e giustamente gli addetti si affrettano verso l'uscita.
Tutti escono in bici, vedendo me che armeggio col passeggino nel loro parcheggio riservato..... le solite figure da mamma, ma a noi chi ci pensa??

A casa ci mettiamo ad attaccare le cartoline degli uccelli (del 1987) che ci hanno regalato al giardino, ed ecco scoperto un nuovo gioco: lo scotch!
Bene, la visita mi è piaciuta molto, anche se è stata diversa da come me l'ero immaginata, mi figuravo sentieri in mezzo a grandi voliere piene di uccelli e grandi alberi con uccelli svolazzanti da indicare alla topolona, un posto dove andare a passeggiare ogniqualvolta mi tirasse l'uccelletto appunto, ma anche così direi che abbiamo gradito molto!

mercoledì 16 giugno 2010

Nido estivo

Ommioddio che emozione! Mi ha appena telefonato il Comune per dirmi che la topona è stata ripescata per il nido estivo!!!
Sì, sembro una madre degenere, che vuole demandare ad altri il ruolo... non è così, se una è una mamma single e senza parenti che possono aiutare con la piccola e che deve pure cercarsi un lavoro (ma ce ne sono altre così??) mi capisce.
Ok, quest'estate si può continuare a cercare lavoro, e usciti da scuola... zac si gioca e si passa del tempo insieme di qualità, con maggiore relax per tutti!

L'araba fenice

Allora, bisogna iniziare questo blog.
Uff che pochi caratteri.
Vabbè fanculo anche i caratteri.

Il Tdc (leggi Testa di cazzo) che ho scaricato tre mesi fa dice sempre 'apri un blog', inteso come mezzo per uscire dalla disoccupazione. E invece io lo apro per sfogare i cacchi miei, di qualunque natura essi siano (molto varia), partendo dalla simpatica situazione di mamma single disoccupata, cadendo in banalità come ricette ecc.

La grafica arriverà.
Ho letto tanti bei blog di mamme simpa, ben tenuti.... beh io sarò la cattiva della scena blogmammesca.

Per oggi facciamo il resoconto degli ultimi giorni.

Ho passato il weekend da mia mamma con la topona (mia figlia dai), e dopo due giorni torno a casa, dove viviamo ancora allegramente tutti insieme.
La Vfc (Voce fuori campo, mi piace, lo battezzo così) saluta e poi avvisa che 'stasera vorrei guardare la partita', che sarebbe la prima partita dei mondiali, di cui fra parentesi a me non me n'è mai fregato un cazzo, scusate se urto le vostre sensibili coscienze tifose calcistiche patriottistiche.
Ok, vedo che sei contento di vedere la topona dopo due giorni che non la vedi.
Poi scatta l'offensiva.

Vfc - La topona puzza, bisogna farle il bagno
Mmz - L'ha fatto quattro ore fa
Vfc - Comunque puzza e bisogna farglielo
Mmz - Preferirei non farglielo (mostrando stanchezza)
Vfc - Se vuoi glielo faccio io (digrignando i denti)
Mmz - Se tu lavi i piatti, il bagno glielo faccio io
Vfc - sggruuntt (suono aggressivo e incazzatissimo a volume altissimo, mentre prende la topona e se ne va in bagno)
Mmz - Scusa volevo dirti che se lavi i piatti, intanto puoi guardare la partita, e il bagno glielo faccio io!! (cazzo!)
Vfc -
sggruuntt (continua a sggruunttare altre due-tre volte dal bagno)

Bene, vaffanculo. Io non sono un animale, mi puoi rispondere con delle parole.
Notte dormito poco. Giorno successivo chiede cos'ho. Dico che ci sono stata molto male per il suo comportamento, risponde che con me non si può parlare, agitandosi tutto, ecc.
Piango.
Penso che non dovrei, che dovrei resistere e magari rispondergli per le rime, ma ne sono incapace e non voglio farlo.
Penso che se la bimba vede che scendo al suo livello non va bene, ma penso anche che se vede che non reagisco non va bene neppure.

Oggi va meglio.
Propositi per i prossimi giorni:
- continuare ricerca lavoro non qualificato
- cercare l'attestato di laurea, incorniciarlo ed appenderlo in bagno, farà un figurone per quegli amici che ogni tot mesi mi vengono a trovare!

M'ammazzo e torno (Mmz), perchè a volte spunta l'istinto suicida, ma poi sempre in qualche modo riesco a rinascere dalle mie ceneri, soprattutto adesso devo farlo perchè sono mamma.