giovedì 28 ottobre 2010

O forse m'ammazzano?

Soldi, amore e morte i temi principali della giornata odierna.

Primo, presumibilmente ho la gardnerella (infezione vaginale che provoca secrezioni abbondanti e puzzose e nessun prurito) - son belle cose - nonostante oltre nove mesi di astinenza, per cui st
amattina sono uscita per sottopormi all'esame del tampone.
Come d'abitudine, ho prenotato in più strutture, così da essere sicura di avere delle alternative nel caso in cui, per qualche motivo improvviso, avessi dovuto rinunciare all'esame.

Co
me sempre anche questo, i primi posti disponibili non sono nella mia città, ma li trovo in una clinica privata convenzionata fuori regione, seppur più veloce da raggiungere dell'ambulatorio cittadino.
Per cui, stamattina mi paleso lì, passo per lo sportello dell'accettazione e sul foglio che mi danno leggo che l'esame costa 36 euro... eh?
Così bel bella me ne esco fuori e me ne torno a casa, poichè lo stesso esame fra una settimana nella mia città costa 2.60 euro.

Bah, un'altra settimana di puzza di pesce.

Secondo tema, da splittare in due parti, ovvero l'amore attivo e quello passivo.
Mi presento con una scusa idiota nel negozio dove pochi giorni fa ho incontrato un
commesso che non riesco a dimenticare. Lui era impegnato con un altro cliente. Io accusavo tachicardia e non lo guardavo per imbarazzo.
Bene, espongo il compitino
che mi ero preparata all'altro addetto e tutto finisce lì.
Cavolo, cos'altro mi dovrò inventare?
Dopo aver preso la tata dal nido, andiamo a fare un giro e le canto a squarciagola i motivetti che le piacciono, fra gli sguardi inespressivi altrui.
Ed è a questo punto che un tizio di mezza età mi affianca e mi fa i complimenti per come mi prodigo a intrattenere la bimba!
Continuiamo a camminare nella stessa direzione e scopro che lui fa il cuoco, che è siciliano e che... mi chiede il numero di telefono. Baaah!

Amo e sono amato. Ahimè, non si tratta della stessa persona. [J.-A. principe di Polignac]

Infine, torno a casa. La vicina mi ferma per dirmi che due notti fa sono venuti i ladri nel capannone dell'attività di suo padre, qui nel nostro giardino.
Racconta come sono entrati da una finestrella in alto nel capannone, descrive quanto sia stretta, forse ha detto che hanno tagliato le sbarre o sventrato il muro, ma io mi ero già persa nei miei trip e non ascoltavo con attenzione, dice che non hanno sottratto niente di importante, che in questi giorni stanno facendo furti in tutta la zona, che sono zingari, che una volta sono entrati in casa dei suoi (quella dove ora sto io!) addormentandoli, spruzzando un sonnifero dentro le finestre aperte d'estate e poi hanno scassinato la porta... tornando a due sere fa, ad un certo punto i suoi cani si sono accorti e hanno preso ad abbaiare e loro sono scappati, ma non sa se torneranno per entrare anche negli appartamenti.
Purtroppo la situazione è falsata dal fatto che la sua famiglia ci odia per aver acquistato all'asta il loro appartamento, e non si sono risparmiati in gesti intimidatori per ricordarcelo.
Più esplicitamente: il nemico potrebbe essere più vicino di quanto appaia. O anche, il punto più in ombra è sempre sotto la lampada.
A freddo mi chiedo: ma che scala avevano per arrivare in quella finestrella? e una volta dentro come si sono caricati su il bottino? ma perchè si sono sbattuti a svellere la finestra se poi non hanno preso chissà che? ma il sonnifero gassoso come ha fatto a saturarsi e funzionare con le finestre aperte?
Le mie scarse doti investigative soccombono contro la mia fervida attitudine ad angosciarmi.
Qui è aperta campagna, ci siamo solo noi e loro.
Entreranno in casa stanotte con me e la bimba? E domani con me sola? Ed io come caspita faccio a dormire?

PS: cercavo un'immagine per il post, ho scritto soldi amore morte su google immagini e chi mi spunta per primo? Il faccione berluscone!!!

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